Friday, 19 April 2019

Disturbi in Vraja

SD 10.22.34 "Questi alberi soddisfano gli altrui desideri con le loro foglie, fiori e frutti, la loro ombra, le radici, la corteccia e il legno, e anche con la loro fragranza, la linfa, la cenere, la polpa e i loro germogli."

In questo verso Krishna sta parlando ai suoi amici pastorelli. Sta descrivendo il piacere che gli alberi gli danno per la loro natura di usare la loro vita e le loro qualità per servire gli altri.

"Disturbi in Vraja" è come Bhaktivinoda Thakura definisce gli anartha, che sono il più grande impedimento per il jiva condizionato ad accedere nel mondo spirituale. 

L'albero dell'ego, che abbiamo cresciuto in svariate vite di attività accentrate sull'Io e il "mio",  vanta le foglie delle qualità spregevoli proprie della mentalità egoista. Quindi il devoto dedito al sadhana-bhakti con fede, devozione e concentrazione dovrebbe lasciare andare tutte queste foglie e trasformare l'albero dell'invidia, che ci àncora alla vita materiale, in uno degli alberi che danno la felicità a Krishna, perché la felicità di tutti risiede in Krishna. Questa realizzazione può avviare il processo per liberarsi dagli anartha (o anartha nivrtti).

Sono matura e pronta
per il vento dell'autunno
che trasforma,
che pulisce il cielo, le acque
e la mente, (1)
Lascio andare le foglie
dall'albero del mio ego,
non sentirò dolore
lasciando andare le foglie morte
di argomenti e conflitti,
mi cresce invece dentro
 un lieve sorriso,
mentre i vuoti del mio cuore
frusciano spazzati via 
come foglie morte.

Guarderò alla falsità,
alla finzione, all' ipocrisia
al desiderio di superiorità,
come foglie secche ingiallite
rilasciandole con gioia
nelle raffiche purificanti
di questo vento,
sentendomi tranquilla e libera
mentre cadono le foglie
dell'inganno e della presunzione
dal mio albero;
senza esitazione
guarderò agli scrigni
di memoria
da dove i risultati indesiderati (2)
vita dopo vita sono germogliati,
e ora sono foglie gialle e stantie
pronte per essere staccate dai rami
da questo vento di misericordia.

Il mio cuore si rallegra
quando finalmente Krishna,
seduto nel mio cuore,
schiaccia con il suo peso
di dolcezza
le restanti ghiande
con il loro guscio indurito dall' orgoglio,
dalla vanità, dalle false grandezze dell'Io,
poi con la coscienza piena
di devozione,
con un senso di beatitudine 
risollevata
 come l'albero,
libera, denudata di ogni invidia,
ora sono pronta 
a germogliare di nuovo,
e dare la felicità a Krishna
   con foglie, germogli,  (3) 
fiori e frutti.


1) *SD 10.20.32-33 "... arrivò la stagione autunnale, quando il cielo è senza nuvole, l'acqua limpida e il vento gentile.
"La stagione autunnale, che ha rigenerato i fiori di loto, ha anche ripristinato i vari bacini d'acqua alla loro purezza originaria, proprio come il processo del servizio devozionale purifica le menti degli yogi caduti quando vi ritornano."

2) Traduzione letterale della parola "anarthas".

3) CC Adi Lila 3.63 "[...] Il suo sguardo sorridente immediatamente allontana tutti i dispiaceri del mondo, e le Sue stesse parole animano i promettenti rampicanti della devozione espandendo le loro foglie".

(*) SD = Srimad Bhagavatam con commento di Visvanath Chakravarthi Thakura



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