SD 10.22.34 "Questi alberi soddisfano gli altrui desideri con le loro foglie, fiori e frutti, la loro ombra, le radici, la corteccia e il legno, e anche con la loro fragranza, la linfa, la cenere, la polpa e i loro germogli."
In questo verso Krishna sta parlando ai suoi amici pastorelli. Sta descrivendo il piacere che gli alberi gli danno
per la loro natura di usare la loro vita e le loro qualità per servire gli
altri.
"Disturbi in Vraja" è come Bhaktivinoda Thakura definisce gli anartha, che sono il più grande impedimento per il jiva condizionato ad accedere nel mondo spirituale.
L'albero dell'ego, che abbiamo cresciuto in svariate vite di
attività accentrate sull'Io e il "mio", vanta le foglie delle
qualità spregevoli proprie della mentalità egoista. Quindi il devoto
dedito al sadhana-bhakti con fede, devozione e concentrazione
dovrebbe lasciare andare tutte queste foglie e trasformare l'albero
dell'invidia, che ci àncora alla
vita materiale, in uno degli alberi che danno la felicità a Krishna, perché la
felicità di tutti risiede in Krishna. Questa realizzazione può avviare il
processo per liberarsi dagli anartha (o anartha
nivrtti).
Sono matura e pronta
per il vento
dell'autunno
che trasforma,
che pulisce il
cielo, le acque
e la mente, (1)
Lascio andare le
foglie
dall'albero del mio
ego,
non sentirò dolore
lasciando andare le
foglie morte
di argomenti e
conflitti,
mi cresce invece dentro
un lieve sorriso,
mentre i vuoti del
mio cuore
frusciano spazzati
via
come foglie morte.
come foglie morte.
Guarderò alla
falsità,
alla finzione, all'
ipocrisia
al desiderio di
superiorità,
come foglie secche
ingiallite
rilasciandole con
gioia
nelle raffiche
purificanti
di questo vento,
sentendomi
tranquilla e libera
mentre cadono le
foglie
dell'inganno e
della presunzione
dal mio albero;
senza esitazione
guarderò agli scrigni
di memoria
da dove i risultati
indesiderati (2)
vita dopo vita sono
germogliati,
e ora sono foglie
gialle e stantie
pronte per essere
staccate dai rami
da questo vento di
misericordia.
Il mio cuore si
rallegra
quando finalmente
Krishna,
seduto nel mio
cuore,
schiaccia con il
suo peso
di dolcezza
le restanti ghiande
con il loro guscio
indurito dall' orgoglio,
dalla vanità, dalle false grandezze dell'Io,
poi con la
coscienza piena
di devozione,
con un senso di
beatitudine
risollevata
risollevata
come
l'albero,
libera, denudata
di ogni invidia,
ora sono pronta
a germogliare di nuovo,
a germogliare di nuovo,
e dare la felicità
a Krishna
con foglie,
germogli, (3)
fiori e frutti.

"La stagione autunnale, che ha rigenerato i fiori di loto, ha anche ripristinato i vari bacini d'acqua alla loro purezza originaria, proprio come il processo del servizio devozionale purifica le menti degli yogi caduti quando vi ritornano."
2) Traduzione letterale della parola "anarthas".
3) CC Adi Lila 3.63 "[...] Il suo sguardo sorridente immediatamente allontana tutti i dispiaceri del mondo, e le Sue stesse parole animano i promettenti rampicanti della devozione espandendo le loro foglie".
(*) SD = Srimad Bhagavatam con commento di Visvanath Chakravarthi Thakura
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