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Estratti da discorsi sul Japa

Non esiste una tecnica "perfetta" per cantare il mahamantra, piuttosto un cuore desideroso.
Ci sono sempre alcuni ostacoli per un arto così potente della bhakti, a causa delle nostre impurità.

Conosciamo le molte cose che i devoti dicono riguardo al cantare 
1) cantare ad alta voce, 
2) osservando il mahamantra scritto davanti ai propri occhi 
3) un round non dovrebbe durare più di 6-7min. 
4) si dovrebbe ascoltare ogni sillaba 
5) corretta enunciazione di ciascun nome ecc.,
 Ma queste sono solo tecniche.

Il canto dovrebbe essere la nostra ricerca quotidiana di Krishna, quindi e' Lui che dà la possibilità di cantare quando il nostro cuore dimostra il desiderio di sinceramente appendersi ai Suoi piedi di loto. Krishna È attratto solo dalla bhakti, non un modo perfetto per cantare il japa.

Il Japa è perfetto solo quando non ci sono più offese sui Nomi Sacri.
Il canto dovrebbe risuonare dentro di noi e dare grande gioia. Questi sono gli unici parametri. Ciò significa che stiamo ascoltando interiormente. Una volta Prabhupada disse che si poteva cantare solo con un  impercettibile
movimento delle labbra e ripetere il mantra semplicemente con il movimento della lingua.

Ho sempre difficoltà a cantare il japa, ma questo mi ha fatto trovare sempre più modi per darvi attenzione, rivolgere il mio cuore e chiedere aiuto a Krishna. Questo è assolutamente necessario, per renderci conto che dobbiamo chiedere, invocare e piangere a Lui per darci la possibilità di cantare.

Prima di tutto, prima di cantare esprimi la tua intenzione al Signore di impegnarti nel canto. 
SBB 1.189 Comm. Prima di eseguire qualsiasi rituale incluso il canto dei mantra si dovrebbe formulare solennemente il proprio sankalpa (o intenzione) verbalmente o mentalmente.

L'isolamento è importante per il Japa perché possiamo contattare Krishna e ottenere risposte anche alle nostre domande. Quindi, fai sempre quella scelta per cantare, Bhaktivinoda Thakura cantava in a minuscola stanza adiacente alla sua camera da letto, senza finestra, senza luci, senza alcun oggetto.

Dobbiamo capire che il japa non è necessario, perché fino a quando lo consideriamo "necessario" è caratterizzato da una certa "meccanicità" e la spontaneità della bhakti ci sfugge. 
Questo fa parte di come valutare quanto  il nostro japa stia progredendo, poiché per molto tempo abbiamo preso il japa come una "regola", un "must". Ma col tempo dovrebbe diventare un desiderio, ciò che non vediamo l'ora di fare per raggiungere ogni giorno Krishna.

Prabhupada dà tre sensazioni emotive per capire se il nostro canto è sulla via della bhakti: 1) libertà, 2) felicità e 3) buona fortuna. Il buon canto dà questi sentimenti durante tutta la nostra giornata. (SB 2.6.34-36 Ppt)

Neutralita' e' ipocrisia

Non esiste la neutralità quando ci sono circostanze di confronto tra spirituale e materiale, o più spesso tra religioso e irreligioso.
La religiosità è determinata da: \
1) veridicità,
2) conoscenza,
3) pazienza / tolleranza (pazienza nel processo / tolleranza
verso insulti personali e difficoltà materiali)
4) compassione,
5) giustizia.
Quando viene offerta la neutralità mentre queste qualità vengono offese o attaccate da atti nefandi, le buone qualità e la pietà svaniranno e sicuramente l'irreligione prevarrà. Drona e Bishma fallirono in questo modo.
Anche nell'Inferno di Dante Alighieri (Canto 3) c'è un girone proprio all'ingresso dell'Inferno, dove gli ignavi / i neutrali sono . condannati. Questi sono i versi che li descrivono:
"Questo misero modo
tengon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
....li angeli che non furon ribelli
ne' fur fedeli a Dio..
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna ..."
I versi continuano a dire che né i cieli ne gli inferi li accettano, perché sono una vergogna per gli angeli e per i demoni allo stesso modo. Le anime codarde o neutrali sono gli angeli o le anime che hanno rifiutato di scegliere tra Dio e Lucifero.
Notare la misericordia e la giustizia, le qualita' della religiosita', della virtu', li sdegna, li abbandona.
Così spesso sentiamo che i vaisnava si appellano alla neutralità di fronte a spregevoli e irreligiose attività credendo cosi' di evitare offese o critiche, ma se evitare un'offesa spiana la strada a più atti criminali e irreligiosi, non diventa forse evitare un'offesa un offesa in se stessa?

Coltivare l'intelligenza per una corretta discriminazione è intesa a fare sempre la nostra scelta e prendere la nostra posizione favorendo la giustizia e la verità.
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Il mondo materiale è il luogo in cui ci sono gli esseri viventi che non vogliono accettare il Signore.
Il Supremo non ha bisogno di forzarli e di imporre la sua associazione, per questo è invisibile. 

Quando non vogliamo accettare questa idea, iniziamo a speculare, questa è la ragione per cui nel mondo materiale c'è il bisogno di una varietà di ideologie per separarsi dalla Verità Assoluta, in questo modo chi lo desidera può credere di esserne separato. Le scuole impersonali si sono espanse con molte dottrine diverse per accogliere le varie speculazioni filosofiche.
Dall'altra parte Krishna vuole dare a tutti la felicità eterna e questo è il vero miracolo che Krishna, il Signore,  compie :  soddisfare i desideri di tutti gli esseri viventi contemporaneamente e allo stesso tempo al momento opportuno. Quindi deve dare in due modi a chi Lo vuole e chi no.
Il vero significato della conoscenza spirituale sarà aperto se l'essere vivente seguirà condizioni speciali come la fiducia (fede) e la guida di coloro che sono ben informati e in grado di fornire una prova di purificazione. Quindi la condizione psicologica speciale e': 1) fede; 2) realizzazione della conoscenza spirituale sotto la guida di personalità realizzate  che forniscono il processo di purificazione; 3) esser pronti, flessibili e ricettivi verso gli insegnamenti.

SB 1.2.16 "O Brahamana! L'attrazione per gli argomenti riguardanti Krishna sorgerà dal servizio reso ai grandi devoti, seguito dalla fede, dall'abbandono ai piedi del guru puro e dal desiderio di ascoltare".

Quelle persone che non hanno o non sviluppano  le qualità necessarie rimangono attaccate al significato esteriore delle Scritture e non possono entrarne nel significato piu' interiore, solitamente a causa della mancanza di fede ed umiltà.
Le persone sincere sono comunque sempre protette dalla loro sincerità. Krishna non ha motivo di confondere queste persone.

Tra questi due, chi è sincero e chi no, ci sono gli indifferenti che studiano per raggiungere scopi e fini personali, ma Krishna non dà a loro la conoscenza.
Quando la dottrina non è completa, le persone non possono crescere e sono insoddisfatte. Quando la conoscenza non è completa della sua applicazione, le persone diventano arroganti e la loro conoscenza diventa imperfetta.

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SBMM 8.1 "Anche se siamo stati messi in un ventre per la nostra avversione verso Krishna, noi ci libereremo grazie all'intelligenza giusta e all'attenzione senza deviazioni."

Colui/colei che pratica seriamente il processo del Bhakti Yoga dovrebbe anche imparare a proteggere la sua bhakti, dal momento che Krishna protegge i Suoi devoti proteggendo la loro Bhakti. Nel processo di anartha nivritti è fondamentale chiedere aiuto a Krishna,il quale ucciderà i demoni che dimorano nel nostro cuore. Le rivelazioni di Bhaktivinoda Thakura riguardo agli anartha e ai lilas di Krishna sono molto illuminanti a tal fine. Solo grazie alla misericordia di Krishna potremo vedere gli anartha, comprenderli e darli a Krishna chiedendogli di liberarci da questa schiavitù. Il momento in cui  riconosciamo un anartha inizia  la sua fine. Pertanto, anche se il processo di purificazione dagli anarthas inizia automaticamente all'interno del bhajana kriya, dobbiamo fare comunque la scelta con l'intenzione di iniziare ad affrontare i nostri anarthas mediante l'introspezione e la scansione interiore delle nostre attività a livello sottile, quindi dobbiamo fare la scelta per fare in modo che Krishna possa agire.

Per la nostra mente è consigliabile non rimuginare o ritornare troppo a lungo su ogni anartha dal momento che si manifesta. Naturalmente diventeremo in grado di riconoscerli anche intorno a noi, ma il processo corretto genera compassione e conoscenza, quindi seguire veramente il processo di purificazione controllerà la nostra arroganza, che di solito si manifesta facilmente quando non si lavora interiormente, ma solo superficialmente perché vi sono altre motivazioni oltre che il voler liberare la crescita della Bhakti.

Nel momento in cui con decisione e convinzione e con intelligenza fissa si affronta  il processo di Anartha Nivritti ,  molte cose mistiche iniziano ad accadere,  poiche' la comprensione che  Krishna è una persona cresce in modo considerevole e tangibile.  Mentre questa scelta va consistemente rinnovata per rafforzare la determinazione,  la sfiducia e l'avversione che sono le radici dei nostri anarthas, emergono e si dissolvono con grande sollievo. A volte si dice che l'anartha nivritti è un processo doloroso, ma in realtà dà un senso di sollievo e scarica un peso sulla nostra anima. È vero però che bisogna prepararsi mentalmente alla "morte" del proprio falso ego, dell'intero sistema di funzionamento del nostro corpo sottile dopo centinaia di migliaia di vite di identificazione materiale. Questa è la parte difficile. Le istruzioni personali del Guru sono molto utili in questa fase.
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Se l'obiettivo è la bhakti ...

Se tutti fossero veramente impegnati nella crescita interiore non ci sarebbero divisioni.
Ma se qualcuno distrae con la sua vanità per il predominio sugli altri e mette in mostra la sua presunta superiorità o altri comportamenti guidati dall'egotismo, allora il punto di convergenza è perso, non importa quanto ci si appelli alla tolleranza o ad altre qualità, tutto si tradurrebbe in una visualizzazione artificiale delle stesse.
Perché artificiale? Perché la veridicità è un processo e inizia all'interno di quegli individui che desiderano sinceramente sviluppare qualita' sublimi.

Quando tutti stanno veramente lavorando sulla propria crescita interiore e all'introspezione e tutti intorno stanno facendo lo stesso, le apparenti differenze dovute a posizioni, doveri, ruoli e la propria natura non sono intese a determinare come parametri le qualità e la bhakti della persona, ma diventano solo gli strumenti per armonizzare lo sviluppo interiore con le attività necessarie del corpo.

Poiché lo sviluppo personale e il lavoro su se stessi inizia con un cambiamento nel  sistema di valori del singolo, possibile solo con intelligenza applicata, quei valori devono necessariamente diventare gli stessi della comunità o del sanga per fare in modo di aiutare ognuno, a qualsiasi livello o grado di sviluppo, a continuare a crescere senza alienare la diversità.

La società o comunità in cui il sistema di valori è focalizzato sulla facilitazione, cura e sostegno dello sviluppo del se', gli individui empi e motivati dall'egotismo sono automaticamente in contrasto e portati a nudo in quanto la conoscenza non è più teorica e il discernimento tra qualita' empie o virtuose diviene corretto riducendo in questo modo la confusione, che e' solitamente un sintomo del raja-guna, il guna delle divisioni, della confusione e della competizione.

Quindi, se il sistema di valori è forte e l'auto-sviluppo degli individui è perseguito sinceramente, gli individui disturbanti lasciano naturalmente la comunità, non c'è nulla per loro dal momento che i mistificatori, i boriosi e gli ipocriti prosperano laddove la falsità, l'ingiustizia e la violenza verso gli altri possono essere praticati.

Il sistema di valori si basa su principi universali di bontà e qualità rilevanti che favoriscono il percorso verso la bhakti.

Quando il risultato è una rappresentazione artificiale e solo esterna di qualità a causa della volatilita' dei valori e di un sistema che genera confusione, dovuto alla mancanza di conoscenza applicata, si rivela l'assenza di veridicita'  e di conseguenza l'inganno deve essere in quella associazione sempre in agguato.
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Anche se la virtu' e l'empietà possono essere definite in generale, Bhaktivinoda Thakura spiega: "Seguire correttamente i precetti del proprio livello è chiamato" i doveri prescritti ": la stabilita' nella propria posizione. La stabilità nella propria posizione è virtu' e la deviazione dalla propria posizione è empietà. Non c'è altra virtu' ed empietà che questa ". Bhaktyaloka

Naturalmente, questo si riferisce specificamente a cosa considerare come doveri prescritti nella pratica del bhakti yoga, altrimenti per i praticanti regolari di karma e jnana la loro virtu' è l'attenersi a tutti i doveri prescritti della piattaforma di Sattva. Invece chi ha preso l'iniziazione ha come doveri prescritti principalmente le istruzioni impartite dal maestro spirituale nella fase bhajan kriya..

Il seguente sloka del Bhagavatam aggiunge un'altra prospettiva ed espande questo concetto:

SB 11. 21.17 "Le stesse attività che degraderebbero una persona elevata non causerebbero la caduta per coloro che sono già caduti ..." Quindi qualsiasi tipo di valutazione dovrebbe essere fatta in base alla posizione e alla pratica in cui una persona si trova. Un esempio grezzo di questo è se un brahmana beve liquore è considerato peccaminoso, mentre un sudra che può moderare il suo bere agisce devotamente. Quindi qualsiasi livello di regolamentazione che una persona accetta di fare su questa strada che può portare al passo successivo, è da considerarsi virtuosa.

Un altro esempio può essere che una persona abbia appena abbracciato la via dello yoga a livello di yama-niyama o karma, potrebbe non mettere al centro delle sue attività ancora la bhakti, ma se una persona ha abbracciato il sentiero del niskama karma yoga e trascura di mettere la bhakti al di sopra dei doveri, cade in un anartha e potrebbe cadere ulteriormente e mancare di fede verso il processo della bhakti.

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Cosa il  Dvapara Yuga ha lasciato al Kali Yuga dopo la partenza di Lord Krishna e la contemporanea decadenza delle grandi dinastie, una società per lo più sul gradino più basso della scala della coscienza: moralisti teisti
poiché l'intelligenza deve degradarsi per consentire all'era di Kali di stabilirsi.

Il moralismo teistico può essere considerato più alto nel Kali Yuga poiché la società si è già degradata di più al livello di  moralisti atei. Considerando ora che il degrado o l'elevazione segue un processo, al fine di rendere davvero possibile che i Santi Nomi si estendano su tutto il pianeta, la maggioranza della popolazione dovrebbe essere riportata al livello di moralisti teisti anche se rimangono materialisti, perché da quel livello possono progredire verso i principi VAD (Varna Ashram Dharma).

Quando la Bhakti viene introdotta sotto forma di sravana / kirtana, i principi VAD possono essere seguiti. Il Signore dà questo percorso su BG.

GB 12.8-9-10-11 "Concentrate la vostra mente solo su di Me. Fissa la tua intelligenza su di Me. Sarai senza dubbio vicino a Me dopo aver lasciato il corpo". (9)

 Altrimenti, se non sei in grado di concentrare la tua mente su di me con fermezza, allora cerca di ottenermi con il metodo di ritirare la mente dagli oggetti dei sensi e fissarla su di me, O vincitore della ricchezza. "(10)

"Se non sei in grado di praticare in questo modo, allora esegui le tue attività per Me, prendendola come obiettivo della tua vita. Eseguendo attività per il Mio piacere, raggiungerai l'associazione con Me". (11)

"Se non puoi farlo, cerca rifugio nel Mio metodo (VAD). Mentre controlli la tua mente, esegui i tuoi doveri con distacco dai risultati del lavoro."

Qui vengono dati quattro livelli di un processo:

1) Esibirsi in pieno assorbimento attraverso tutti gli angas di servizio devozionale (sravana, kirtan, smarana all angas) [8]

2) Esercitati in modo tale da ottenere il pieno assorbimento da parte di riposizionando la mente lontano da oggetti o oggetti sensoriali attrazione / repulsione. (continuando a progredire negli angas) [9]

3) Eseguire attività fisiche di servizio al Signore (e sravana kirtana) [10]

4) Principalmente eseguire i compiti prescritti guidati dal principi di VAD (e sravana kirtana) [11]

Questo può spiegare anche la preoccupazione di Srila Prabhupada per il bisogno di VAD dopo la sua partenza, mentre i suoi discepoli rimangono sconcertati dall'istruzione di SP che VAD era per il pubblico e/o per i nuovi arrivati.


Tolleranza sfavorevole
Solo con il Bhakti Yoga l'anima può manifestare tutte le buone qualità.
Per manifestare queste qualità, la società che ci circonda deve manifestare la giustizia, la sincerità e la gentilezza. Solo in questa situazione il devoto può manifestare qualità pie e spirituali. Quindi se le persone con cui un devoto si associa non lavorano alle loro qualità e non c'è giustizia, sincerità e gentilezza, allora il devoto è costretto a tollerare la situazione e questo non permette alla bhakti di manifestarsi. Non è favorevole per la Bhakti.
Quindi l'associazione che è favorevole per i devoti è quando manifestare ed esprimere buone qualità è coerente nelle loro relazioni.
Srila Prabhupada ha detto che i devoti più avanzati dovrebbero evitare coloro che non mostrano impegno per queste qualità perché in questa associazione non si possono sviluppare buone qualità. La Bhakti dà la sua ricchezza solo se Krishna è soddisfatto che significa anche artha-kama-dharma, poteri mistici, vita pacifica ecc. Krishna dovrebbe anche essere soddisfatto. La Bhakti dà rapidamente poteri mistici e liberazione, ma Krishna dà molto di rado il servizio di devozione.
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A proposito degli Anartha


Anarthas nivrtti (Rimozione dei risultati indesiderati) è il passo necessario per purificare il corpo sottile. Questo è il modo in cui i legami  materiali risiedono nel corpo sottile: 

• I desideri materiali nella mente

• Impressioni nell'intelligenza

• Karma nell'Io 

Finché il praticante del Bhakti-yoga non supera questo passo sulla scala della bhakti (1) non può raggiungere lo stadio di fissità. "Se c'è una vera devozione interiore e stabilità, molto rapidamente la schiavitù del mondo materiale scomparirà". Sri Caitanya Sikshamrta pg61

 La stabilità (Nishta o Sama) si ottiene sradicando gli anartha perché fino ad allora l'esecuzione del servizio devozionale rimane ad uno stadio condizionato, il che significa che l'esecuzione del servizio di devozione della jiva non è ancora diventata il suo unico desiderio. La bramosia di servire il Signore non si è ancora manifestata e la jiva può ancora cadere nell'abuso della sakti [o l'utilizzo della sakti a fini egotistici], che è immediatamente seguito da quelle ignobili azioni che creano disturbo e sofferenza per gli altri e quindi accendono il nuovo karma con nuove reazioni. Quest'ultimo può essere sicuramente cancellato cantando e ascoltando, ma questo manterrà il devoto soltanto a "ground zero", sgomberato dalle reazioni karmiche, ma il radicamento nel corpo sottile (di cui sopra)  non sarà rimosso.

Perciò il devoto non potrà crescere da lì senza cancellare gli anartha, senza riformare completamente il corpo sottile. "Quando uno viene liberato da ogni contaminazione indesiderata [anarthas], avanza con fermezza [nistha]. Quando una salda fede nel servizio di devozione si risveglia, si risveglia anche il gusto dell'ascolto e del canto ". CC ML 23.11

In questo modo si può ottenere una pratica spontanea del servizio devozionale.

Altrimenti gli anartha possono ostacolare la fede (sraddha), e il Bhajan diventa difficile o la mancanza di entusiasmo si insinuerà. (Il Bhajana Kriya è definito da Bhaktivinoda Thakura nel Jaiva Dharma come: meditazione e canto).

È necessario, quindi, che con intelligenza attiva e concentrazione si persegua la purificazione del corpo sottile. "Anche se siamo stati messi nell'utero a causa della nostra avversione per Krishna, raggiungeremo la liberazione con un'intelligenza adeguata e un'attenzione senza deviazioni [fissa]...." SBMM 8.1

Infatti, l'avversione per Krishna è profondamente radicata, è il seme, all'interno delle entità viventi che risiedono da tempo immemorabile nel mondo materiale e sono cadute nel praticare la loro capacità di odio e invidia.

Gli aspetti egoistici che sono alla radice del comportamento e delle azioni hanno i loro fondamenti nei nodi che legano gli esseri viventi condizionati alle corde dei guna e sono la causa principale della loro presenza nella realtà materiale:


1) Avversione verso Krishna *

2) Credere alla propria felicità indipendentemente da Krishna

3) Il godimento personale sovrasta la felicità e il destino altrui

4) Predominante, senso di superiorità 

[* Avere sempre una posizione diversa da ciò che si ha, invidiare ciò che gli altri hanno senza accettare la giustizia che regola la provvidenza, è la radicata avversione degli esseri viventi condizionati verso Krishna.]

Questi nodi intrappolano l'ego dando il via alle seguenti attività e comportamenti che sono la fonte degli anartha:

1) Azioni dirompenti (per parola, impedendo attività buone e gentili, creando conflitti)

2) durezza e maleducazione nella parola;

3) Mente impura (falsità, inganno, predominanza ecc.)

4) Comportamento egocentrico: orgoglio, invidia, lussuria, favoritismo, vendetta, mancanza di rispetto, avarizia.

5) La mentalità "tutto-appartiene-a-me" e "l'Io-il-fatto": avidità, gratificazione personale a scapito delle risorse di vita altrui, denaro, potere e sesso

6) negligenza

7) ipocrisia

8) Rabbia

9) comportamenti immorali, non etici

10) crudeltà (la radice è l'invidia)

11) Violenza - anche psicologicamente offensiva
  
Questi sono i germogli dei semi degli anartha portati dalla jiva vita dopo vita.

Bhaktivinoda Thakura afferma in Harinam Cintamani Ch. 12: "Pramada significa disattenzione o incuria, è da questa offesa che sorgono tutti gli anartha". 
Quindi non è possibile cancellare gli anartha e sradicare completamente i semi se il processo non viene preso e praticato seriamente con cura e il solo canto, spesso condotto con distrazione e negligenza, non sarà sicuramente sufficiente per apportare il necessario cambiamento del cuore.

Nella vita successiva, lo stesso modello di anartha irrisolti emergerà con il rischio implicito di essere attratti dagli oggetti dei sensi o di cadere nella vita materiale.

L'importanza del maestro spirituale è fondamentale in questa fase, perché se lui / lei è veramente abilitato sarà in grado di aiutare il discepolo a comprendere i nodi per cui è ancora in questo mondo e gli irrisolti portati avanti da vite precedenti. Solo il maestro spirituale che conosce le complessità e il processo del servizio devozionale perché lo ha attraversato, può condurre adeguatamente il discepolo attraverso questo importante e vitale traguardo.

"La massima sadhana della mente è quando tutto ciò che abbiamo ascoltato, lo mettiamo in pratica. Vi lavoriamo per ricordare". Add


La scala della Bhakti :


Prema
Bhava
Asakti
Ruci
Nishta
Anartha nivrtti
Bhajana kriya
Sraddha



La Terra Piatta e il Paradiso Terrestre



Isaac Asimov, il padre della fantascienza, una volta scrisse un articolo in cui affermava che il parere di civiltà passate che la Terra fosse piatta non era completamente sbagliato, era solo non completamente corretto. 
Nel suo articolo - "La Relatività dell'Errore"  "The relativity of the wrong"{1} - afferma in primo luogo che non c'è mai un assoluto sbagliato o un parere assolutamente giusto o teoria assoluta e su cui non possiamo che essere completamente d'accordo, dal momento che a causa della nostra posizione infinitesimale nemmeno lo "sbagliato in senso assoulto" si applica.

Come esempio di questo Asimov si interroga sulla teoria della Terra piatta. Qual è la curvatura reale della Terra?
In numeri è 0,000126 per chilometro o 12,6 centimetri, quindi la sua curvatura matematicamente puo' essere uguale a 0.
Poi aggiunge altro : possiamo dire che la Terra è una sfera? No, non nel senso stretto della matematica, perché la Terra come una sfera non ha tutte le proprietà matematiche, per esempio i suoi diametri non hanno tutti la stessa lunghezza.   In conclusione le teorie degli scienziati di solito sono incomplete più che sbagliate, perché il loro apprendimento e' stato accresciuto  con la potenza e la precisione degli strumenti di osservazione.  E così,  l'avanzamento delle attrezzature tecnologiche ha modficato e continua a modificare le loro imperfezioni.

Ma quello che mi interessa di più di questo pensiero espresso da Asimov, è la teoria della Terra piatta o quadrata risalente alla civiltà antiche, che di solito non hanno mai avuto teorie o credenze infondate, al contrario hanno sempre alcuni principi e fondamenti rintracciabili nella conoscenza vedica.

Il ruolo delle ultime scoperte archeologiche è di fondamentale importanza grazie ai piu' recenti ritrovamenti  che abbiamo di queste civiltà passate, le loro conoscenze, la visione e le credenze.
Molte testimonianze degli Antichi (Piramidi di Giza, Stonehenge, Tiahuanaco ecc) hanno rivelato una sorta di ossessione per i calcoli e le osservazioni astronomiche e misurazioni incredibilmente precise -i.e. la Grande Piramide è un compendio matematico che incorpora tutti i tipi di formule- astronomica e cosmologica, che ha causato un po 'di ripensamento sulle ipotesi circa il loro stato primitivo.

Ci sono state scoperte più recenti interamente realizzate con l'ausilio dei computer, il che significa che queste civiltà potevano anche calcolare in un modo più efficiente. Sappiamo anche oggi, dagli studi condotti da Charles H. Hapgood su antichi portolani  (Maps of the Ancient Sea Kings) {2}, che ci sono state antiche civiltà con una conoscenza dettagliata degli oceani ed è stata dimostrata l'abilità di navigazione intorno agli emisferi settentrionale e meridionale.
(Addirittura Dante Alighieri ne fa menzione nella Divina Commedia  negli ultimi versi dell'Inferno).

Quindi, come potevano credere in una Terra quadrata o piatta?

Gli studi condotti su alcuni siti archeologici, che sono ancora molto misteriosi  nel loro scopo, portano alla luce la grande dedizione ed interesse da parte di civiltà arcaiche nel celebrare gli eventi astronomici come i solstizi e gli equinozi.  Infatti, nel "Mulino di Amleto" {3} si dice:

" 'Terra' in un senso più generale significava il piano ideale passante per l'eclittica ... e 'terra' è il piano ideale costituito dai quattro punti dell'anno, equinozi e solstizi ... [quest'ultimo]  determina e definisce in ultima analisi, una terra che si dice quindi essere quadrangolare."

Quindi, ci fu una credenza che tracciava un piano quadrangolare  nello spazio (congiungendo i quattro punti dei solstizi e degli equinozi ) e che veniva chiamata Terra.

Questo richiama naturalmente lo sloka dal Bhagavatam, in cui si afferma:
"Bhuloka è spiegato essere quella porzione di spazio esterno attraverso il quale il calore e la luce del sole si estendono." SB 5.16.4

Bhuloka o Bhumandala è anche descritto come il disco di terra, che taglia  l'uovo dell'universo nel suo diametro attraverso l'eclittica ed è circondato dalla catena montuosa chiamata Lokaloka. Questa descrizione trova una somiglianza con la Terra descritta  nella citazione sopra riportata dal  "Mulino di Amleto".

HG Sadaputa Das asserisce nel suo testo di Cosmografia Vedica:
"Molte tracce e pezzi di informazioni possono essere raccolti da vecchi miti e leggende che suggeriscono che una cosmologia simile a quella del Bhagavatam era ampiamente diffusa nei tempi antichi."

Egli afferma anche che le tracce di questa conoscenza sono giunte attraverso  una "forma frammentaria distorta in varie tradizioni."

Inoltre Bhumandala si trova in una dimensione superiore, pertanto, non raggiungibile con i nostri sensi, quindi, tanto più ci si allontana nel tempo dalla società vedica e dalla sua conoscenza, più la coscienza soccombe alla viziata intelligenza e la visione dell'universo diventa solo ciò che è comprensibile per la nostra piccola posizione nell'universo, relegata al nostro piccolo pianeta terra. 
Così la "Grande" Terra {4} nella comprensione e la visione degli antichi (post-vedici) divenne la "piccola" terra, il pianeta su cui viviamo,  mantenendo la  forma quadrata e piatta della Grande Terra.

Quindi, abbiamo trovato un anello di collegamento con il Bhagavatam e la tesi del la Terra quadrata. Una terra non-sferica piatta chiamata Terra si trova nello spazio.

Ora vorrei fare un ulteriore passo avanti e trovare un altro anello legato a questo tema e successivamente al Bhagavatam, e questo è il "Paradiso Terrestre".   

Non credo che nessun studioso o teologo di formazione cattolica abbia mai fatto alcuna connessione tra la teoria della Terra quadrata e piatta - (molto sostenuta per secoli da parte del Vaticano) - e il Paradiso terrestre di fonti bibliche.
Il Bhagavatam ci permette di fare questo.

Il Bhagavatam descrive Bhumandala - delimitato dalla catena di  montagne detta Lokaloka e diviso in 7 isole (dvipas) concentriche circondate da 7 oceani (acqua salata, burro chiarificato, latte ecc) con un isola circolare  al centro chiamata Jambudvipa - un luogo di piaceri celesti, con i suoi alberi, fiumi e splendidi giardini, dove la gente ha una notevole durata della vita, ad esempio in SB 5.20.4 chiosa:
"[In Plaksadvipa] ... vivono per mille anni. Sono belli come gli esseri celesti e generano anche i bambini come gli esseri celesti ".

Un riferimento biblico ci dice che Adamo visse per quasi 1000 anni (Genesi 5: 4). E' sana speculazione quindi concludere che il "Paradiso Terrestre", che a volte si e' creduto fosse  in Babilonia, perché si supponeva che fosse sulla terra (poiche' definito "terrestre") , è in realta'  l'ancor piu' famosa Grande Terra quadrata e piatta degli antichi  nello spazio esterno ovvero  Bhumandala o piu' precisamente Jambudvipa, non visibile o accessibile a persone di minore coscienza e terrestre come descritto e situato nell'universo secondo il Bhagavatam.

In questo senso vorrei anche raccontare la storia di un discepolo di Sri Madhvacarya, l'acarya della nostra Parampara, che fu discepolo di Srila Vyasadeva Dvaipayana. 
Una volta Sri Madhvacarya si doveva recare ad incontrare il suo maestro spirituale Vyasadeva Dvaipayana e prese con se'  il suo discepolo per il lungo viaggio verso l'Himalaya da Udupi -Sud india-. Il discepolo racconta che quando arrivarono  ad un certo punto sull'Hymalaya, gli fu ordinato  di tornare indietro , ma guardandosi alle spalle vide Madhavacarya "camminare sopra le montagne nell'altra dimensione" o Uttara Badrinath dove risiede Vyasadeva.
Così, nella dimensione superiore, spesso citata da HG Sadaputa Prabhu, non vi è, inspiegabilmente per la  nostroa presente comprensione,  la percezione e realizzazioni sensoriale, di un  continuum da questo pianeta nella dimensione superiore di Bhu-mandala e precisamente Jambudvipa, dove Bharata Varsa ( il nostro pianeta) viene allocato nella cosmologia del Bhagavatam.

Quindi, possiamo concludere che il piano di Bhumandala attraverso l'eclittica è la terra quadrangolare delimitata dai solstizi e gli equinozi così come giuntoci dalle antiche civiltà, che divenne, a causa di una conoscenza frammentaria della cosmografia vedico originale, la teoria della Terra piatta e quadrata ed erroneamente intesa come il nostro pianeta e di conseguenza, per il drammatico calo generale nella coscienza, la capacità di percepire e concepire una dimensione superiore è stato anche perso.

Tracce di questa teoria sono nella tradizione cattolica, che sostenne per secoli che la terra fosse quadrata, ma probabilmente la "Grande" Terra nello spazio esterno e' una traccia ancor maggiore nella convinzione di un "paradiso terrestre", dove Adamo ed Eva abitavano prima di giungere alla Terra, dal momento che le descrizioni della vita e gli attributi di Jambudvipa/Bhumandala nel Bhagavatam conciliano perfettamente con le descrizioni bibliche dell' Eden.

Tutto è nel Bhagavatam!

Riferimenti
1)                    The Magazine of Fantasy and Science Fiction 1986-1987
2)                    Maps of the Ancient Sea Kings – Evidence of Advanced Civilizations in the Ice age - by Charles H. Hapgood (edition 1996)
3)                    Hamlet’s Mill by De Santillana and Von Dechend

4)                    Ref., Vedabase  -  Vamsidhara on Bhu-mandala and the Earth Globe, Appendix I

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