Saturday 21 March 2020

IN GABBIA






Prasna Upanisad 4.9 "L'atma cosciente (jiva o anima individuale) da solo è colui che vede, tocca, ascolta, assaggia, sorride, pensa, conosce e agisce."




Quando guardo l'orizzonte
distante e profondo
nel cielo lontano,
dietro nuvole infiammate
mentre il sole tramonta,
sento questa gabbia attorno
e vorrei  volare via ~ libera,
vorrei allungare la mano
 e toccare l'infinito
laggiu’, oltre il blu,
eppure lo so
e’ anche in me.

Ma non posso pienamente
capire cosa sia,
anche se so che e’ il vero me,
quello che vede,
che desidera di essere libero,
e’ l'infinitesimale me, 
il divino
beato e luminoso
nella sola semplicita’  di essere,
senza peso, senza afflizioni,
cosi’ lo percepii in un sogno,
mentre camminavo in acque di gioia.

Lo so,
quel che e’ causa di questa esistenza
è radicato nell'anima, 
e’ il "me" eterno,
ma questa verità non riesco a percepirla
poiche’ sono in gabbia
imbastita in questa mentalità,
in pensieri  intessuti nell’ego,
in una realta’ intrinseca di dualità
intrappolata in questa vita,
ma lì,
da qualche parte,
impercettibile,
sono io, 
il Sé, confinato.

Solo quando svincolato
da credenze illusorie,
questo essere libero cosciente
allora vedra'
quel falso "me"
come un estraneo,  
come una testa
guarda il cappello
che le viene portato via
dal vento.        (1)

Questo  stormo di pensieri
si disperde nell’azzurro,
e una preghiera sale al Signore,
con il cuore chiedo
che Lui posi il suo sguardo su di me,
che mi rimuova le barre
del falso "Io",
che mi lasci un solo  vincolo
con Lui,
di amore.






1) SB 3.27.10 "Realizzando così la libertà dal falso ego, si dovrebbe vedere se stessi proprio come si vede il sole nel cielo."



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