Friday 23 November 2018

Il Preludio della Luna

Post in English : https://ajarvraja.blogspot.com/2013/10/
the-prelude-of-moon.html
NOD Ch. Le qualità di Krishna [Krishna ha detto] "Il momento più opportuno è la notte di luna piena in autunno, come stasera.Il posto migliore all'interno dell'universo è Vrndavana, e le ragazze più belle sono le gopi. Quindi, mio caro amico Uddhava, Io penso che ora dovrei approfittare di tutte queste circostanze e impegnarmi nella danza rasa. "

Mādhurya-kadambini, 1.11

Ecco alcuni punti salienti del commento di Viśvanātha Cakravartī su questo verso in Śrīmad-bhāgavatam, 10.33.39:

"Colui che ascolta continuamente, glorifica o scrive poesie su questo rāsa-līlā autunnale e passatempi simili a Kṛṣṇa descritti da altri poeti,  anche se ha ancora il cuore sofferente a causa della lussuria materiale, come prima cosa verra' impregnato dal prema. Quindi per il suo effetto questa malattia del cuore scompare, da questo si evince che questo prema è indipendente,....

~ ~ ~

La luna
con l'alone di vermiglio, 1
si gonfio' di onde di desiderio 2
in questa notte d'autunno,
quando il Signore delle stelle *
trafisse con uno sguardo 3
il disco ramato della luna. 4

O forse erano le sue labbra sorridenti
che baciate dai raggi lunari
li resero rossi ardenti?  5
Il suono melodioso del suo flauto 6
fece si'' che ardori silenti
salpassero l'oceano di piacere
ove non vi sono approdi. 7

O era la fiamma
del volto di luna della Sua Amata
che scagliava frecce infuocate 8
con l'inarcare delle sue sopracciglia 9
a far arrossire la palla della luna?

Quale fu l'alchimia
che fece fiorire i fiori di loto 10
sotto questa luna piena,
che fuori stagione  11
saturo' l'aria
di profumo di gelsomino
Quale ne fu la ragione?

Il chiaro di luna desto'
lascivi sentimenti ludici,
lascio' cadere il velo
che celava i piu' reconditi desideri  12 
tanto era accattivante
la luce lunare
che sospinse il cuore a parlare, 13
di segreti d'amore
intrecciando i raggi di luna
con mudra eccitanti,     14
con toni della voce,       15
con parole astruse ~     16
tutto questo ne fu la causa.

Milioni erano le stelle,  17
e quella notte divenne milioni di notti, 18
la Luna poi perse il suo vermiglio        19
divenne un cristallo scintillante,
in questa rapsodia di splendore
un tremito corse tra i timidi gigli
per il profumo del Loto Blu                20
mescolato al sandalo del Suo sudore.

E mentre la Gemma Scura cantava 21
Il suo piacere al chiaro di luna,
le Perle Bianche cantarono
con intenso desiderio
il suo nome,
proprio come cantano
i cuori simili al mango, **
mentre giungono a maturazione.

Le melodie e il chiaro di luna
scivolavano sulla sabbia
sulla sponda del fiume,
mentre la volta del cielo
sovrastante guardava                    22
il cerchio di cigni
danzare
la più dolce battaglia d'amore.

             (*) e (**) hanno note in fondo alla pagina

NOTE

1) "Il Signore Krishna vide il disco ininterrotto della luna piena risplendere del rosso splendore del nuovo vermiglio applicato ... .." SB10.29.3

2) "Gonfiore di aspettativa e desiderio le gopi hanno lasciato in fretta le loro case ..." AnandaVCampu pag 275

3) "Vedendo la luna nascente Krishna ha vibrato dei brani accattivanti sulle sue dolci murali" AnandaVCampu pg 272

4) "La luna nascente appariva come un orologio di rame nel cielo che annunciava il momento di assaporare la dolce Rasa Dance." AnandaVCampu pg 271

5) "Le sue labbra illuminate dai raggi della luce della luna piena" KrishnaBook pg 259

6) "Caro Krishna per favore, versa il nettare delle tue labbra sul fuoco nei nostri cuori - un fuoco che hai acceso con le tue occhiate sorridenti e il dolce canto del tuo flauto". Sarartha Darsini 29.35

7) "... il giovane bello e scuro che affonda le ancelle di Radhika nell'oceano senza scrupoli della suprema felicità ..." Vrindavana Mahimamrta - Shataka 04.21

8) "... le abili gopi penetrano il cuore di Krishna con le frecce dei loro sguardi d'amore ..." AnandaVCampu pag 286

9) "Radhika, Lalita e Syama, i loro occhi arrossati e le loro facce cosparse di una calda goccia di sudore, parlarono a Madhava con rabbia." AnandaVCampu pg281

10) "[...] in questa notte speciale anche i fiori di loto sono sbocciati" Sarartha Darsini pg 293

11) "... anche se fuori stagione, i fiori di gelsomino fiorivano in autunno" Sarartha Darsini pg 293

12) "A causa dell'intensità dell'amore le gopi cedettero alla mutevolezza delle loro menti, abbandonarono ogni timidezza ..." AnandaVCampu pag 288

13) "I tuoi sorrisi, i tuoi dolci sguardi amorevoli ... [...] ... toccano i nostri cuori." - The Gopi Gita -SB10.31.10

14) "Durante la danza rasa le gopi hanno esibito tutti questi mudra per esprimere i loro diversi stati d'animo." AnandaVCampu pg 325

15) "Krishna voleva che le gopi assaporassero [...] il dolce suono della sua voce" Sarartha Darsini pg 293

16) "... Mise alla prova l'amore delle gopi con i suoi intelligenti enigmi" AnandaVCampu pg 279

17) "fonti come Kramadipika affermano che c'erano milioni di Gopi nella danza Rasa" Sarartha Darsini pg 321

18) "[...] (Krishna) ha portato milioni di altre notti che erano tutte necessarie per realizzare tali passatempi amorevoli." Sarartha Darsini pg 293

19) "Mentre la luna continuava il suo viaggio verso l'alto, diventava sempre più di colore bianco." AnandaVCampu pg271

20) "... la fragranza naturale di loto blu [Krishna] è stata mescolata con quella della polpa di sandalo" SB 10.33.11

21) "Krishna ha cantato della luna autunnale e della sua luce sugli stagni di loto, mentre le gopi hanno semplicemente cantato il nome di Krishna più e più volte" Sri Vishnu Purana 5.13.52,56 (SBB III pg 763)

22) "[...] Gli esseri celesti e le loro mogli furono sopraffatti dall'entusiasmo di assistere alla danza rasa, e presto affollarono il cielo con le loro centinaia di aeroplani celesti." SB 10.33.3



(*) Il Signore delle stelle - Sri Visvanath Chakravarti Thakur nel suo commento, in Sarartha Darsini (p.294), menziona il Moongod come il capostipite  della dinastia in cui apparve Krishna. Krishna dice anche nella Bhagavad Gita che "tra le stelle Io sono la Luna" (BG 10.21) quindi, anche la Luna è una stella. Quindi l'autore si riferisce a Krishna come il "Signore delle stelle", poiché godeva della luna, della luce lunare e delle stelle (le Gopi) in quella notte.

(**) I manghi sono usati in due analogie che mi hanno ispirato a menzionarlo nel poema.

Sri Visvanath Chakravarti Thakur nel suo Saratha Darsini (pagina 302), commenta con questa analogia confrontando le fasi di maturazione dei manghi e la "maturità" dell'amore della gopi come un fattore che impedisce loro di unirsi alla Rasa Dance. Questo viene menzionato in risposta al perché alcune Gopi furono costrette a non partecipare a quella notte, ma lo faranno nelle notti successive.

Ha lo stesso sapore il paragone che Srila Prabhupada fa tra il servizio di devozione ed un mango: "se è maturo o acerbo un mango è un mango". (1) Prabhupada intendeva dire che era un devoto e' un devoto anche all'inizio, poiche' sta seguendo costantemente il processo e la sadhana personale , per cui è sulla via della perfezione.

Quindi, la strofa (**) "cuori simili a mango / che stanno ancora maturando, fa lo stesso" si riferisce a tutti i devoti che cantano il nome di Krishna mentre stanno maturando lo stadio del puro amore come le Gopi.


(1) From Copper to Touchstone ... di HH Satsvarupa Goswami



Friday 16 November 2018

Il Canto di Pingala


https://www.youtube.com/watch?time_continue=
54&v=NMrRzDJ3Wuc
Uddhava Gita 2.28 "Ora, per favore, ascolta la canzone che canto' [Pingala] la prostituta ..."

Pingala è una prostituta. Ciò potrebbe sollevare la domanda del lettore su cosa si puo' ottenere ascoltando una poesia che descrive l'avidità e la vita miserabile di una prostituta, ma la storia di Pingala è raccontata da Lord Krishna ad Uddhava e gli Sastra così ci istruiscono su questo tipo di narrazione: Itihasa-samucchaya:   [SD 3.5.12  Comm.] "Quale risultato si può ottenere descrivendo la lussuria degli uomini lussuriosi e l'avidità degli uomini avidi, eccetto mandarli nell'oscurità di un pozzo? Nel Mahabharata, la lussuria e l'avidità sono descritte per purificare il cuore della gente, e sono inoltre condannati da storie con puro significato. Altrimenti, perché il Vyasa più misericordioso ed erudito ha descritto la lussuria e l'avidità, causa di condizionamento nella terribile esistenza materiale? "

Pingala è solo una delle sedici storie che un brahmana avadhuta racconto' a Re Yadu.
Ogni storia è una lezione sulla vita materiale e Krishna ripropone l'intera narrazione a Uddhava ~ nella sezione del Bhagavatam (11 ° Canto) chiamata "Uddhava Gita" ~ durante le sue ultime istruzioni prima di chiudere i Suoi passatempi sulla Terra. Pertanto e' così propizio e benefico  ascoltare ed imparare da questa storia.

L'ambizione di Pingala, causa del suo condizionamento e dei suoi implacabili desideri, la portano ad aspettare con ansia ogni notte sul ciglio della strada. La descrizione dello scorrere dei suoi pensieri e stato mentale rivelano l'ignoranza e la psicologia delle entità viventi nel mondo materiale, la mentalità delle anime attratte ed  intrappolate nei loro desideri e nella loro falsa identità (ego).

Dietro la sua ambizione di guadagnare ricchezza e di concedersi un piacere sensuale, c'e' un'ambizione più grande che e' la radice egoistica della vita materiale per cui tutti credono di essere gli artefici, come se fossero indipendenti da qualsiasi volontà superiore, accentrati sui propri desideri trascorrono questa vita umana servendo ciecamente  persone indegne e degradate, a loro volta incapaci di soddisfare i loro stessi desideri.

La jiva non ha energia da sola e solo quando arriva ad accettare la sua dipendenza dal Signore si avvicina a Lui per la bhakti.
È così che finisce la storia di Pingala, con la sua illuminazione ed arresa cerca la grazia di Krishna per coltivare una relazione con Lui.
Quindi  l'abilità che viene invocata nell'ultima strofa del poema - dal poeta attraverso Pingala - è al fine di eseguire il servizio devozionale, la capacità di agire con bhakti attraverso i suoi 9 angas. Questa è l'abilità che il Signore concede quando è compiaciuto con il bhakta, affinche' possa  conoscerLo, pensarLo ed amarLo, perché concedere il seme della bhakti non implica necessariamente avere la capacita' di eseguirla. 
SD 2.9.32 "Con la mia misericordia che tu [Brahma] possa conseguire la perfetta realizzazione di qualsiasi dimensione, intenzione, forma, qualità e passatempo che Io [Krishna] manifesto".

Uddhava Gita 2.23-26 "Una notte, la prostituta si vestì in modo attraente e si sedette fuori dalla sua casa, in attesa dell'arrivo di un amante.
Prima di tutto, questa prostituta voleva disperatamente ottenere del denaro e per quello scopo si fermò sul ciglio della strada a guardar fisso tutti gli uomini mentre passavano ... Pensò: "Quest'uomo sembra ricco e sono sicuro che gli piacerebbe divertirsi con me. " In questo modo, valutò tutti gli uomini che passavano andando oltre. [...] Il suo unico mezzo di supporto era la sua professione di prostituta, e quindi pensò con ansia: "Forse quest'uomo godrà della mia compagnia. Sembra che abbia molti soldi. Ecco un altro uomo che pagherà sicuramente per il mio amore, ahimè, quest'uomo non si è fermato ma qualcun altro sta arrivando ora, che sicuramente vorrà pagarmi per il mio amore. " [...]Essendo molto ansiosa, a volte usciva in strada e poi tornava di nuovo a casa sua. In questo modo passò la notte. "

Volti,
volti che passano rapidamente
frettolosamente,
la mia infelicità passerà
~ ma soltanto domani,
ed entro nella notte
di un dolore palpabile
 ansiosa che qualcuno venga
a pagare il mio amore
che do a tutti
con le pene e le speranze
del mio cuore;
forse ... quel tale  viene verso di me ...
       si', vendo  la mia arte,     (1)
indosso piaceri sensuali
          come  tatuaggi sulla pelle (2)
che offro a chiunque
voglia essere un re
per una notte, ed io ...
la sua favorita,
non conosco altra felicità,
solo un fugace rimedio per l'angoscia  (3)
non conosco altro modo di dar gioia
che il mio corpo,
e cosi' vendo la mia miseria
solo per una notte
forse cosi' vien meno l'altrui solitudine
          ma non la mia,       
a nessuno interessa il  cuore
di un vagabondo,
che importuna mendicando!
       oh quel tale ora sembra ....  (4)
per caso si sente solo?
Vendo il mio triste cuore,
non ho nient'altro,
accenno un sorriso
 ad occhi che non guardano...
 folle di volti affollano le mie notti
solo grigie maschere,
stanotte,
l'alba verrà
ed ancora la mia frustrazione,
ed il residuo
delle ombre di questa notte
rimarra' sotto i miei occhi;

cupa, ansiosa e delusa
guardo a questa strada di illusioni
dove è nata la mia speranza
e ripetutamente morta la mia ambizione, (5)
acciottolata di delusione,
il lamento ha cadenzato i miei passi
desiderosa di servire uomini insignificanti,
vedo la trappola di questa follia,
con l' anima intorpidita dalla malinconia,
il disgusto si insinua in me 
per le ambite ricchezze
e sogni banali,
ora indifferente
per la grazia di Hari, il Signore, 
un insolito sollievo
          fiorisce in un sorriso dentro di me,   (6)
O vero amante nel mio cuore!
Non sprecherò invano
i miei sforzi d'amore,
mai più a coloro che sono indegni,
 Tu, O Fonte di Amore,
concedimi  la capacità di accettare
          sul mio capo questo Tuo favore    (7)
per conoscerTi ed amarTi.
E rasserenata chiudo
per sempre l'uscio
senza ulteriore indugio.


1) Uddhava Gita 2.32 Ppt "L'arte di suscitare lo spirito di godimento si chiama sanketya vrtti, e implica l'impiego di gesti e movimenti sensuali, l'impiego di quest'arte è uno dei modi peccaminosi per guadagnarsi da vivere".

2) Uddhava Gita 2.23 Comm. "Vestendosi in modo seducente e muovendosi con fare sensuale, la prostituta, Pingala, attraeva i suoi amanti."

3) SBMM 8.13 [...] La felicità in questo mondo non è in realtà la felicità; è solo un rimedio per l'angoscia.
4) Uddhava Gita 2.25-26 "Mentre Pingala era sulla soglia della sua porta, molti uomini la passavano accanto, il suo unico mezzo di supporto era la sua professione di prostituta e così pensò a sua volta
" Forse quest'uomo apprezzerà la mia compagnia ... "

5) Uddhava Gita 2.28 Comm. "Pingala pensò, 'Le mie ambizioni sono la causa della mia schiavitù materiale'"

6) Uddhava Gita 2.27 "Piena di ansia e profondamente delusa, inizio' a provare un senso di distacco dalla sua situazione, così che una sorta di felicità si manifesto' nella sua mente."
SB 2.9.37 Ppt "Questo distacco dal mondo sensoriale è chiamato lo stadio di realizzazione del brahma-bhuta, lo stadio preliminare della vita devozionale trascendentale (para bhaktih)."
Per cui le situazioni difficili possono tramutarsi in opportunita' per coltivare il distacco.

 7) SD 2.7.42 Comm. "Solo la persona a cui il Signore mostra misericordia dicendo:" Che questa persona mi conosca " attraversa l'oceano di maya e conosce il Signore.

*** Dal seguente commento di Visvanath C. Thakura si evince che Pingala sia realmente esistita: UG 2.37 Comm.
"Alcune autorità istruite hanno detto che quando Dattatreya è venuto a casa di Pingala, lei gli ha detto:" O saggio, cosa ho fatto per avere la fortuna di vederti? Oggi hai benedetto misericordiosamente la mia casa. Per favore, vieni a ristorarti con cibo ed acqua e poi a riposarti un po '. "
Infatti, , Pingala ripuli' anche il suo cortile quando Dattatreya giunse lì, per  sua dolce volontà."

Nei precedenti versi di questo stesso capitolo si dice che Pingala risiedesse nella città di Videha. Ho potuto solo scoprire che Videha si trovava nell'area, che ora corrisponde al Bihar/Bengala Occidentale,  anche ai tempi del regno di Panchala (Mahabharata), ma i versi del Bhagavatam recitano: "O figlio di re, molto tempo fa, viveva una prostituta di nome Pingala che risiedeva nella città di Videha. ".  Quindi probabilmente Videha esisteva anche in tempi anteriori a quelli che ambientano il Mahabharata.