Thursday 23 June 2022

TORNA A VRAJA!


{Radha dice}  Mia cara amica, ora ho incontrato il mio caro amico di lunga data, Kṛṣṇa in questo campo di Kuruksetra. Io sono la stessa Rādhārāī, ed ora siamo qui per incontrarci.   È molto piacevole, ma mi piacerebbe comunque andare sulla riva dello Yamunā, sotto gli alberi della foresta. Desidero sentire la vibrazione del Suo dolce flauto suonare la quinta nota all'interno di quella foresta, la foresta di Vndāvana.

 

Fu durante un'eclissi solare che Radha e le Gopi incontrarono nuovamente Krishna, dopo lunghi giorni di separazione da quando aveva lasciato Vrindavana sul carro di Akrura per andare a Mathura. Ma ora davanti ai loro occhi non hanno il giovane mandriano, coperto di polvere, con la bandana ed i fiori tra i suoi riccioli.

Per questo, il suo turbante appare ai loro occhi ancora più grande e sfavillante, tutto tempestato di gemme, ma allo stesso tempo adombra l'immagine di quel ragazzo bluastro, che ha rubato i loro cuori nei boschi di Vraja e che aveva accompagnato i loro sogni e pensieri segreti ogni giorno della loro vita fino ad allora.

Anche se la gioia di rivederlo non è minimamente ridotta, questo incontro, rispetto alle emozioni dei loro rendez-vous a Vraja, manca di alcuni sapori. Radha e le Gopi hanno concluso che è dovuto al fatto che sono lontane da Vrindavana.

Quindi, con le corde del loro amore, portano Krishna sul carro dei loro cuori e lo tirano verso Vraja .... questa è l'emozione che cattura i cuori dei devoti di tutto il mondo durante il Ratha Yatra di Lord Jagannath.

Caitanya Caritamrta ML 1.82 [Le Gopi pensavano] "Caro Signore, se i Tuoi piedi di loto torneranno a casa nostra a Vrindavana, i nostri desideri saranno esauditi". -

~~~

                                                                                                                          

In questa eclissi di sole

ci sembra che anche la luna

abbia perso il suo splendore,

il Tuo volto lunare

appare ombreggiato

da questo grandioso turbante

seppur ingioiellato,

dov'è il chiaro di luna dei nostri desideri ?

e il flauto che tormenta le nostre menti?

E i colori, i minerali, la polvere, il sudore

che Ti ricoprivano la pelle 

dal bluastro splendore?

e le piume accarezzate dal vento,

che Ti adornavano i ricci con le perle?

Dove sono i fiori blu

che ti incorniciavano il viso,

dov’e’ quel Tu,

quell'oceano immenso

dove immergevamo

i nostri occhi?

.... È rimasto lì nei boschi

e sulla sabbia della Yamuna

e sempre nei cuori

delle Tue donne di Gokula.

 

Ora vestite di veli argentati,

per emozionarTi come le stelle

delle notti di Vraja,

con le braccia protese

per attirare il Tuo sguardo sorridente,

ci muoveremo volteggiando,

per ricordarTi la nostra danza

sulla riva del fiume,

per condurTi lungo la strada

che porta a Vraja,

cantando e piroettando,

e tirando le corde del nostro amore

 con la pelle tremante

di anticipazione

per quel momento, il più dolce

di rivederTi

venir per la grande strada,

al vespro, a Vraja

come tante volte

ti vedemmo in passato …

anche se ora ~

niente sarà più lo stesso

poiché potresti andare via

di nuovo, in ogni momento.





Tuesday 7 June 2022

Vidi in un sogno....

 


[Gopala Campu 8.3.2Le emozioni [bhavas]  (1) dei Due [Radha e Krishna] erano come se fossero due specchi l’uno di fronte all’altro, che si scambiavano il loro bhava.

 

Srimad Bhagavatam 11.10.26 "Proprio come con l'applicazione continua dell'unguento, gli occhi diventano puliti e possono vedere chiaramente quelle cose che possono essere difficili da vedere, la lettura costante dei testi sacri, che si riferiscono ai Miei passatempi, o il solo ascoltarli, purifica il cuore e il devoto è in grado di vedere Me, che altrimenti sono troppo sottile per essere visto con i sensi ordinari."

 

Camminai

in un tempio di sogno,

con passi felpati

su un raggio di luna,

ovunque era bellezza

con drappi ricadenti

come cascate d’argento,

e lì, Krishna, adorno con

veli splendenti

scintillanti gioielli ,

sinuosamente piegato,

teneva  nella mano

un lungo pennello

disegnando linee nere

intorno ai Suoi occhi;

poi, come ipnotizzato

il suo sguardo si perse,

catturato

dalla coda degli occhi di Radha

che standoGli accanto

Lo spiava, tenendoGli

lo specchio nella Sua mano.

~

Lei inclinò la testa

fingendo timidezza,

ma segretamente divertita,

scagliò rapidamente una freccia,

carica di desiderio,

con i suoi occhi di cerbiatta,

agganciando nello specchio

i petali obliqui, oblunghi, rosati

 degli occhi di Lui,

e d'improvviso una marea

        gonfia di passione,     (1)

increspo’ la pelle,

i fianchi, le membra

i corpi si avvinghiarono,

e la coppia Divina

nella loro eterna danza d'amore

si uni’,

due corpi divennero Uno...

vidi quell’Unione

in un rampicante dorato avviluppato

intorno al nerastro tronco 

del Tamarindo.

 

 __________________________________________

1) Gopala Campu 24.61 "Bhava non è lussuria, ma una varietà di prema che assomiglia alla lussuria."


                               



Monday 23 May 2022

Quando il Dio Leone verra'

 "O Signore, hai preso il tuo avversario e gli hai squarciato il petto. Vittoria a te!!! Tu sei la Divinità adorata dalle persone civili e rechi paura ai malvagi." Sri Krishna Lila Stava di Sanatana Goswami




Al crepuscolo,

quando vieni,

Signore,

lascia che la tua agghiacciante risata

riecheggi nell'etere

dei cuori malvagi,

per smantellare le città della vanità.

divella ad ogni Tuo passo

le strade dell'avidità.

 

Vieni Signore,

come un leone feroce e splendente,

e fa che il Tuo ruggito

risuoni,

che atterrisca i superbi,

per favore vieni

quando non è né giorno né notte

alla dimora egoistica della lussuria,

fa tremare questo mondo ingannevole

e fa che i palazzi dell'invidia si sgretolino,

distruggi i piani viziosi e perversi

con i Tuoi artigli affilati,

e anche la falsa religiosità

schiacciala sotto le Tue zampe.

 

Mio Signore, quando verrai,

percorri la Tua strada

di amore incontrollabile,

con rabbia divina,

sfonda la soglia

di empietà,

con la tua criniera fluente nel cielo

disperdi le oscure nuvole

del vile ”Io” e del “Mio”,

e ruggendo forte,

distruggi tutto ciò che è malvagio,

ponendo con ferocia

le tue gloriose

membra

sul trono della vittoria,

e asportando le viscere

dell'ego demoniaco,

recidi implacabile

la sua morsa.





Tuesday 14 April 2020

DANZA RASA

Sri Krishna Samhita Txt 18 di Bhaktivinoda Thakura
"[...] esiste un'energia conosciuta come attrazione in tutti gli atomi materiali. Dalla forza di questa energia gli atomi sono attratti l'uno all'altro e creano così un pianeta globulare. Quando questi pianeti sono attratti da un pianeta globulare più grande, iniziano a muoversi attorno ad esso. [....] Nel mondo spirituale l'attaccamento sempre esistente estende l'amore fino al mahabhava, e nel mondo materiale il riflesso si estende come un'inconcepibile attrazione materiale che crea varieta’. [...] ... diciamo che nel mondo materiale il sole insieme ai pianeti si muovono costantemente attorno alla costellazione di Dhruva (stella polare) per la forza della sua attrazione proprio come tutte le entità viventi  girano eternamente intorno a Krishna per la forza della Sua attrazione. "


Srila Prabhupada Paris, Bhagavad-gita 13.1-2 "Ksetra significa il campo di azione  o il palcoscenico su cui stiamo danzando . Si chiama ksetra. E ksetra-jna significa la persona che sta danzando. Questo è ksetra-jna. Quando tu danzi, sai che io anche sto danzando su questa terra, su questa piattaforma. Quindi sei colui che conosce. Quindi ksetra-jna e’ la piattaforma su cui stai danzando, che è ksetra. Quindi stiamo tutti danzando ... Nel mondo materiale, stiamo tutti danzando. Come stiamo danzando ? Ottenendo un particolare tipo di corpo. Questo è ksetra. Ci deve essere una piattaforma. "


Madre Yasoda dice a Krishna e Balaram: "Miei cari Rama e Damodar, danzate di più, danzate di più! Vi darò latte condensato, burro e panna!"

-Estratto da una lezione di fisica moderna su YouTube
"[...] loro [gli scienziati] semplicemente non capiscono. Come due particelle si muovano, non lo capiamo,…potremmo capire" spingere "ma non capiamo "attirare" da una distanza. Quantum non sarà mai in grado di rispondere "attirando" o ciò che mantiene un neurone legato a un protone.
La fisica dice che esiste un campo di attrazione, ma come funziona? perché i protoni non volano via? qual è il meccanismo? "

-Estratto da “Cosmology on trial” (Cosmologia a processo) pg 105
"Nell'esperimento della doppia fenditura è nata la consapevolezza che le particelle avevano una sorta di informazione. La realtà sembra essere il prodotto di una qualche forma di coscienza. Più sorprendente è il misterioso fenomeno del saldarsi delle particelle.
Quando due atomi si intrecciano l'uno con l'altro condividono una connessione peculiare che è istantanea e non influenzata dalla distanza. Gli esperimenti stabiliscono che anche su una vasta distesa stellare, gli atomi rimangono connessi [...]. Questo comportamento è così sincronizzato, come una danza coreografica .... 
"
 Il giorno in cui mi destero’
da questo riflesso del mio sonno,
vedrò la vera attrazione
che muove tutto;
non è la gravità,
percezione della mente mondana,
che àncora alla terra,
che attira i pianeti,
che avvicina le stelle,
che muove le galassie
attorno alla stella polare;
questa potente forza di attrazione
che tiene i cieli in ordine,
in orbita, 
salda i neuroni e i protoni
ed anche l'anima
a questa gabbia materiale. 

Quando la realtà illusoria
 allentera’ la presa,
la danza del Sufi in me
fermerà i suoi vortici egocentrici, (1)
allora Vedrò l'Essere Supremo
fuori e dentro ognicosa,
e il suo amore come la forza
che attira in una danza tutti gli esseri,
i pianeti, le stelle e gli universi
girando, ruotando, volteggiando;

è un fatto ben noto
che niente, nessuno danza da solo,
cosi’ il Signore e la sua consorte
in un emulsione d'amore,
danzano e volteggiano, (2)
attraendo  in circoli
miriadi di ballerini
tutti che ruotano e volteggiano;
questa forza attraente
 si riflette ,
e dall'infinito ai cieli finiti si estende
oltre e lontano,
e inconcepibilmente salda
 in grappoli globi di universi
e rotea i mondi;

poi si trasforma
in gravità, in varietà,
cosi’ vengono attratti l'un all'altro
gli esseri viventi, gli atomi,
la luna e ad essa gli oceani, (3)
e attira gli innamorati ad incontrarsi;

danza, danza, tutto danza
i mondi danzano,
quando il loto si apre nel cuore,
ritmo e passi
diventano lo spazio infinito,
e solo in amore
passa il tempo eterno,
in questo modo il tempo è amore
e l'amore è danza.



1) La piroetta del Sufi o Dervish Dance è una pratica spirituale, una meditazione, un mistico abbandono all'Amore Divino attraverso la mente. Poiché il ballerino sufi gira intorno al suo centro per lungo tempo, nel poema viene indicato come "vortici egocentrici" che simboleggia l'egocentrismo che caratterizza l'ego di coloro che non sono consapevoli della loro identità di anima spirituale, nonché della loro interconnessione e interrelazione nella danza di Dio.

2) Vol. NVM III pg 375 "Questa danza rasa, di cui si parla raramente e ancor più raramente, si verifica quando Radha e Krishna, insoddisfatti di essere una sola coppia, si espandono per diventare contemporaneamente molti ballerini."

3) Vaubhava Vani pg.170 "[..]; e il flusso e riflusso della marea, causati dall'attrazione."


Monday 23 March 2020

RUOTE CRUDELI


Laghu B. Txt 508, 511-512 "Sebbene la grandiosa Gokula, l'essenza di Mathura, sembri un'area limitata, si espande e si contrae secondo i passatempi di Krsna."

"Secondo la particolarita' dei passatempi, i vari luoghi si manifestano in modo consono e possono essere visti da coloro che partecipano a quel particolare passatempo e non da coloro che non ne hanno le qualita'."

"È stupefacente come queste forme del Dhama esistano simultaneamente di fatto senza mescolarsi l'una con l'altra".


krūra krūreti cakrūram

~ Gridando 'Crudele! Crudele!" schernirono Akrura ~



Sri Lalita Madhava - "Radha Sconvolta" : - "Scuotiti per un momento e guarda. 
Che sventura! 
Lo spietato Akrura sta spronando i cavalli."


Quando Krishna parte, Vrindavana si espande nella separazione di Navadvip e più tardi, dopo lunga separazione, si espande nell'estasi dell'incontro di Kshetra Dham (Jagannath Puri), perché la separazione non ha alcun significato in amore se non è seguita dall'incontro, dall'unione e di nuovo dalla separazione e in questo modo le onde dell'amore non fluttuano mai, piuttosto  si gonfiano sempre di piu' accrescendosi così eternamente.



Ero lì,
con gli occhi insonni
nessuno trattenne il sole
dal sorgere
quando i sussurri della notte 
divennero grida di pianto,
non udivo alcun suono
dal momento che il lamento
del mio cuore era più acuto,
ma la voce crudele
in quel torpore, si alzò
                 in una avversa preghiera,             (1)
e spronò i cavalli,
ed io svenni,
i miei braccialetti, vestiti, anelli
come petali su un fiore appassito,
scivolarono via,

Ero lì, 
stordita,
quel giorno all'alba
eppure non vidi l'orizzonte
ma gli zoccoli, il terreno
i cerchi, i raggi delle ruote,
crudelmente pronte,
la mia mano protesa disperata,
cerco' di afferrare, di trattenere, di fermare,
... ancora una volta ~ di toccare ...
perché non avevo avuto abbastanza
dei suoi abbracci fragranti
sul suo petto adorno di fiori e foglie,
né dei suoi fianchi danzanti, 
dei gesti delle sue mani
invitanti,
né del suo respiro canforato,
né i miei occhi avevano avuto abbastanza
dell'amore penetrante del suo sguardo,
della sua pelle spalmata di sandalo 
e striata di sudore, 
né della dolcezza
delle sue labbra rosse-lampone,
né delle sue parole, 
dei suoi scherzi impudenti di amore,
no, no,  non avevo avuto abbastanza
dei boschetti nascosti, degli incontri segreti
delle notti al chiaro di luna,
Non avrei mai potuto averne abbastanza
di essere lì ...

ma ora ero lì,
chiamando, 
dietro a quelle spietate ruote,
le pietre e gli alberi si sciolsero
con le mie lacrime in torrenti,
mi accasciai 
con la mia ghirlanda non finita,
destinata a non adornare mai il suo petto.

Ero lì, 
straziata,
le ruote crudeli si mossero,
la distanza divenne insopportabilmente vera
           vidi la bandiera, la sua sagoma          (2)
dissolversi in veli di polvere,
                              "Tornerò"                          (3)
come ultima nota del suo flauto
risuonò 
e ancora echeggia
nel mio cuore, nei boschetti,
negli occhi furtivi tra i vicoli,
unico alito di speranza
per cui ancora oso
respirare.



1) SLM (Purnamasi) "... prima che Akrura salga sul suo carro e inizi a recitare preghiere di buon augurio per la sua partenza .."

2) SGS 5.4.37 "Finché si pote' vedere il carro, la sua bandiera o la nuvola di polvere che i cavalli alzarono galoppando, le gopi sbalordite rimasero immobili sul sentiero come figure in un quadro. Poi, ricordando le parole di Lord Krsna, divennero piene di speranza ".

3) SGS 5.4.35 "Ragazze, non piangete. Al tramonto tornerò."

Saturday 21 March 2020

IN GABBIA






Prasna Upanisad 4.9 "L'atma cosciente (jiva o anima individuale) da solo è colui che vede, tocca, ascolta, assaggia, sorride, pensa, conosce e agisce."




Quando guardo l'orizzonte
distante e profondo
nel cielo lontano,
dietro nuvole infiammate
mentre il sole tramonta,
sento questa gabbia attorno
e vorrei  volare via ~ libera,
vorrei allungare la mano
 e toccare l'infinito
laggiu’, oltre il blu,
eppure lo so
e’ anche in me.

Ma non posso pienamente
capire cosa sia,
anche se so che e’ il vero me,
quello che vede,
che desidera di essere libero,
e’ l'infinitesimale me, 
il divino
beato e luminoso
nella sola semplicita’  di essere,
senza peso, senza afflizioni,
cosi’ lo percepii in un sogno,
mentre camminavo in acque di gioia.

Lo so,
quel che e’ causa di questa esistenza
è radicato nell'anima, 
e’ il "me" eterno,
ma questa verità non riesco a percepirla
poiche’ sono in gabbia
imbastita in questa mentalità,
in pensieri  intessuti nell’ego,
in una realta’ intrinseca di dualità
intrappolata in questa vita,
ma lì,
da qualche parte,
impercettibile,
sono io, 
il Sé, confinato.

Solo quando svincolato
da credenze illusorie,
questo essere libero cosciente
allora vedra'
quel falso "me"
come un estraneo,  
come una testa
guarda il cappello
che le viene portato via
dal vento.        (1)

Questo  stormo di pensieri
si disperde nell’azzurro,
e una preghiera sale al Signore,
con il cuore chiedo
che Lui posi il suo sguardo su di me,
che mi rimuova le barre
del falso "Io",
che mi lasci un solo  vincolo
con Lui,
di amore.






1) SB 3.27.10 "Realizzando così la libertà dal falso ego, si dovrebbe vedere se stessi proprio come si vede il sole nel cielo."